calcolo codice fiscale

Le garanzie sono una parte fondamentale del commercio. Sono una tutela essenziale per il cliente, poiché attraverso queste può rivalersi sul costruttore o rivenditore in caso di malfunzionamento. Infatti, i due anni garantiti dall’Unione Europea, in caso di acquisto con il codice fiscale, (un anno se si acquista con partita iva) consentono agli utenti di rivalersi entro questa scadenza: la riparazione diventa obbligatoria ed è a spese del marchio che ha prodotto l’oggetto difettoso.

Che cosa sono le estensioni di garanzia? Come si legano al codice fiscale?

La maggior parte delle aziende che rivendono prodotti di natura elettronica, però, invitano i propri clienti ad integrare gli anni di garanzia già assicurati con un prolungamento. In cambio di una piccola somma di denaro, proporzionale al denaro investito, i clienti possono decidere di allungare il termine della responsabilità del costruttore. Questo è possibile grazie ad alcune aziende che si occupano proprio di questo.

Per fruire di questi servizi opzionali è obbligatorio fornire il proprio codice fiscale. Grazie ad esso infatti si può associare indissolubilmente un bene elettronico al suo proprietario.
Per attivare una garanzia, il codice fiscale è essenziale, ma servono anche altri dati. Ad esempio, servono data e luogo di nascita, non sempre riportate nelle anagrafiche dei negozi. In questi casi, può essere di aiuto decodificare il codice fiscale in modo da ricavare tutti i dati anagrafici dell’acquirente. Questa tecnica viene comunemente usata dagli esercenti per verificare la correttezza dei dati degli acquirenti prima dell’attivazione dell’estensione di garanzia. Vediamo più da vicino come si decodifica un codice fiscale.

Calcolare il codice fiscale inverso: Gli strumenti a disposizione dei commercianti.

In rete, è possibile trovare dei portali in grado di calcolare il codice fiscale inverso nel giro di pochi istanti. Essi sono in grado di ricavare con grande dovizia i dati relativi al cliente. Nome e cognome, infatti, sono intuibili, ma non con un grado di precisione assoluto. Ad esempio, i cognomi Rossi, Russo e Russi condividono la dicitura RSS. A loro si aggiungono anche Rossini, Rossettini, Rissone e Russello e via discorrendo.

In sintesi, le prime tre lettere del codice fiscale includono le prime tre consonanti del cognome. Se questo dovesse essere formato da due o meno di questi caratteri, entrano in gioco le vocali a compensare. Rosi, ad esempio, viene riportato come RSO. Infine, vi sono dei cognomi che sono composti di appena due lettere, come ad esempio Fò. Essi sostituiscono la lettera mancante con una X, e sul codice fiscale viene quindi riportato FOX.

Stesso discorso vale per i nomi. È praticamente impossibile distinguere Francesco e Franco o Alessandro e Alessio. Però, ad esempio, si possono differenziare senza troppi patemi Giovanni e Giovanna grazie alla data di nascita. Vediamo come.

Distinguere maschi e femmine è possibile proprio grazie ai due numeri che indicano il giorno di nascita, ma andiamo con ordine.

Dopo il nome e cognome viene riportato l’anno di nascita. In questo caso, è relativamente semplice identificare l’anno di nascita, poiché alle due cifre già riportate bisogna aggiungere solo secolo e millennio di appartenenza.

Dopo di che, viene riportato il mese. Per questo, solitamente, si associa ad ognuna delle dodici parti dell’anno una lettera in ordine alfabetico. Non tutte le lettere, però, vengono coinvolte. Per sicurezza, infatti, si è deciso di escludere le lettere che possono assomigliarsi tra loro. La C, che indica il mese di marzo, esclude la G, mente la E, usata come identificativo di maggio, elimina dai giochi la F.

Attraverso il giorno di nascita si può ricavare molto sul titolare del codice fiscale

In ultimo, il giorno, la parte più importante del codice fiscale, poiché indica anche il sesso del possessore dell’identificativo alfanumerico. Infatti, per gli uomini la conta è abbastanza semplice e va da 1 a 31, in maniera davvero semplice e senza fronzoli. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda le donne. Esse, infatti, riportano nel codice fiscale una cifra dal 41 al 71, che incorpora il giorno del compleanno e una costante fissa, ovvero il numero 40. Una ragazza nata il giorno 8, dunque, riporterà sul proprio identificativo il numero 48, mentre un maschio nato il 16 include il suo stesso, identico, numero.

Infine, gli ultimi quattro caratteri del codice fiscale, che indicano il codice catastale del luogo di nascita. In questo caso, una breve ricerca su Google basta per fugare ogni tipo di dubbio.
In pratica, grazie al codice fiscale inverso si possono avere in mano tutti gli strumenti ed i dati necessari per attivare l’estensione di garanzia.

In questo modo, i clienti che hanno deciso di attivare questo servizio dovranno solo lasciare solo il proprio codice fiscale all’operatore. Egli, infine, avrà dunque tutti gli strumenti necessari per attivare il servizio e garantire al cliente finale un margine di tempo maggiore.